Come per ogni cosa nuova dovremo conoscere i termini base per poter imparare e capire le spiegazioni checi verrano date dai più esperti e se come me all’inizio non ci state capendo niente quando sentite termini come VTX, FC, RX, ARM, Throttle, Celle, 4S e molti altri ancora, allora siete capitati nella pagina giusta.

Qui a seguire alcuni termini base che dovreste conoscere se volete iniziare ad entrare nel fantastico mondo dei droni.

FC

FC sta per Flight Controller ed è la centralina del drone che ci permetterà di controllare tutte le altri parti andando a controllare i movimenti durante il volo.

VTX

VTX sta per Video Transmitter ed è il componente sul drone che ci permette di avere il segnale video da trasmettere ad occhiali e visori FPV. In genere possiamo trovare VTX con potenze che possono andare da 25Mw, 200mw, 600mw e oltre. Esempio di VTX.

VRx

La sigla sta per Video Receiver e non sono altro che occhiali fpv e monitor FPV come questi che potete trovare in questa sezione.

RX

Ovvero Receiver in italiano ricevente è il pezzo che ci permetterà di fare da tramite fra drone e radiocomando. UN RX può essere collegato ad un solo radiocomando.

TX

Ovvero Trasmitter e come per la RX, una TX può essere collegata ad una sola RX. Altro non è che il radiocomando del nostro drone.

RTH

Return To Home, ovvero ritorno a casa. Su droni dotati di GPS come i DJI Mavic Pro, Phantom e altri modelli è presente la possibilità di far tornare il drone al punto di partenza proprio grazie al GPS.

RSSI

Sta per Radio Signal Strength Indicator, ovvero la potenza del segnale radio che c’è fra appunto radio e drone. Può essere rappresentato su OSD tramite un valore che va da 0 a 99 dove quando si arriva a 40 è consigliabile tornare indietro.

Yaw

Imbardata, rotazione oraria-antioraria. Corrisponde al rudder per un’ala fissa. In pratica ci permette di muovere il drone su se stesso in alto, in basso a destra e sinistra.

Roll

Rollio, rotazione destra-sinistra. Corrisponde all’aileron per un’ala fissa. Ci permette di mandare il drone sulla linea orizzontale a destra e a sinistra.

Pitch

Beccheggio, rotazione avanti-indietro. Corrisponde all’elevon per un’ala fissa. Allo stesso modo ci permette di muovere il drone in orizzontale in avanti e indietro.

Prop o propeller

Non sono altro che le eliche da montare sul nostro drone.

RC

Radio Control (controllo radio) – riferito alla trasmittente (radio) o ricevente. Spesso è il nome che viene assegnato al pad dove saldare l’uscita della ricevente.

PDB

Power Distribution Board (scheda di distribuzione della potenza) – utilizzata per far arrivare potenza a tutti i componenti. Di solito presenta quattro porte per gli ESC, una porta per la batteria e varie piccole piazzole da cui prendere vari valori di tensione per alimentare VTx, camera, FC, ecc…

OSD

On Screen Display,ovvero sono tutte le informazioni del drone che potremo vedere sullo schermo del nostro visore o monitor. Potremo vedere informazioni sulla batteria, segnale RSSI, nome del drone e molto altro ancora.

mAh

Unità di misura per le batteria del nostro drone. Maggiore sarà questo valore e maggiore sarà il peso e il tempo di volo. Ovviamente sarà da valutare anche le caratteristiche del nostro drone.

LOS

Line Of Sight (a vista) – è il volo effettuato tendo il drone a contatto diretto con gli occhi, senza aiuto di alcun sistema elettronico.

Batteria 2S, 3s, 4s, 5s, 6s

Indica il numero di celle in serie di una batteria, generalmente LiPo. Per conoscere il valore di tensione della batteria è necessario moltiplicare il numero di celle per 3.7 V: ad esempio 4s corrispondono a 14.8 V. È pratica comune iniziare con un setup 4s, ma lo standard oggigiorno si sta spostando verso setup a 6s.

LiPo

Lithium Polimers (polimeri di litio) indicano il tipo di batterie che dovremo usare sui nostri droni.

Fattore C batterie

Fattore di scarica, che permette di risalire alla massima corrente erogabile (in teoria) dalla batteria, calcolabile mediante la formula mAh*C/1000: ad esempio una batteria con una capacità di 1550 mAh e con un fattore di scarica dichiarato a 100C dovrebbe erogare 155 A di corrente. Questi valori in realtà vengono misurati in laboratorio, senza tener conto di vari fattori esterni, quali la resistenza dei cavi, la resistenza della PDB, la temperatura della batteria, ecc… È quindi buona norma considerare ai fini pratici il 70% di questo valore.

N.B.: sulle batterie sono generalmente riportati i fattori C per una scarica continua ed una scarica istantanea (inferiore a 5-10 secondi).

Cella

Elemento costituente di una batteria LiPo. Ogni cella ha un valore nominale di tensione di 3.7 V, che arriva, dopo la carica, a 4.2 V. In commercio esistono batterie LiHV che permettono di avere una tensione massima di 4.35 V.

KV

Parametro dei motori che indica il numero di rotazioni del motore per ogni Volt di tensione applicata. Il target con una batteria totalmente carica dovrebbe essere tra le 35.000 e le 50.000 rotazioni al minuto. Ad esempio, con una LiPo 4s si potrebbero scegliere motori con 2800KV per il racing o 2100KV per un volo tranquillo, mentre con una LiPo 6s si dovrebbe scendere a 1750KV circa per evitare danni ai componenti.

ESC

Electronic Speed Controller (controllore di velocità elettronico) – traduce la tensione DC proveniente dalla batteria in alimentazione trifase a corrente AC. Il Flight Controller gestisce il processo per avere il controllo sulla velocità del motore.

Motori Brushed

Un motore a spazzole è generalmente usato per droni di piccole dimensioni (Tiny Whoops). È poco potente e si usura molto più velocemente (circa 20 ore di vita utile) per via della presenza, appunto, delle spazzole. Il vantaggio è che non c’è bisogno di un ESC per variarne la velocità.

Motori Brushless

I motori senza spazzole sono quelli comunemente utilizzati nei droni che superano i 60 mm. Vengono messi in rotazione da un campo magnetico generato dalla tensione trifase AC in uscita dall’ESC. Sono classificati in base al diametro e all’altezza dello statore, rispettivamente, secondo la sigla XXYY. Ad esempio, 2306 indica un motore con diametro di statore di 23 mm ed altezza 6 mm. Maggiori questi valori, maggiore la spinta dei motori, maggiori i consumi.

FW

Firmware – è il programma che viene eseguito dal FC, dalla ricevente, dalla radio o da qualsiasi altro componente che monti un microchip. È buona norma aggiornare il firmware su ogni nuovo componente comprato o comunque ogni qual volta ci sia un nuovo aggiornamento.

FPV

First Person View (visuale in prima persona) – contrariamente al LOS (terza persona) permette di godere l’esperienza del volo come se si fosse fisicamente all’interno del drone. Questo è reso possibile da una FPV camera che trasmette l’immagine ad un set di occhiali o ad uno schermo utilizzato dall’operatore.

Failsafe

Conosciuto anche come RXLOSS è la perdita di segnale fra drone e radio. In caso di GPS e RTH impostato sarà possibile far tornare indietro il drone in automatico.

DVR

Digital Video Recording – permette la digitalizzazione e registrazione del segnale video della camera FPV (quindi non in alta definizione). Viene generalmente a trovarsi come funzione incorporata nei goggles o monitor FPV, ma per evitare di registrare il rumore del segnale analogico o frame saltati si possono utilizzare sistemi DVR che registrano direttamente all’uscita della camera, prima che il video venga trasmesso dalla VTx.

BEC

Battery Elimination Circuit – componente che permette di avere un’alimentazione con un livello di tensione diverso da quello della batteria, filtrando la corrente. Si hanno BEC con uscite a 3.3 V, 5 V, 9 V e 12 V. Una buona norma è dedicare un BEC alla ricevente, in modo tale da evitare ogni tipo di disturbo e quindi minimizzare le possibilità di RXLOSS.

Arm e Disarm

Armare/disarmare – permettere ai motori di entrare in rotazione e viceversa.

RHCP e LHCP

Le antenne che andiamo a montare su visori e monitor hanno una sigla RHCP o LHCP. Se si sceglie RHCP o LHCP si dovranno comprare antenne dello stesso tipo per il drone da collegare alla VTX. RHCP con RHCP e LHCP con LHCP.

Antenna Patch

Antenne per visori o monitor che ci permettono di prendere il segnale in modo direzionale verso la direzione in cui si deciderà di puntare l’antenna. In base al modello scelto potremo avere un raggio più o meno ampio.

Antenna Omni direzionale

Antenne sempre da mettere sul visore o monitor con un raggio circolare. In genere va abbinata insieme ad una patch.